BN1 SYNC: ho visto da vicino come si costruisce il futuro dei saloni

C’è un momento, durante certi eventi, in cui capisci che stai assistendo a qualcosa di importante.
È quello che ho pensato entrando a Casa Gessi a Milano, dove BN1 ha presentato SYNC, un’esperienza che non si è limitata a parlare di innovazione: l’ha mostrata.
Davanti a me, oltre 250 persone e più di 80 saloni da tutta Italia.
Non una sfilata, non un meeting come tanti: due giorni che hanno messo al centro una parola chiave — impresa.
Perché oggi un salone non può più vivere solo di forbici e colore. Servono metodo, numeri, visione.

Il CEO Samuel Milotic l’ha detto con chiarezza: «I saloni devono diventare aziende moderne e sostenibili. Noi vogliamo accompagnarli in questo percorso.»
E l’ha fatto, concretamente, presentando casi reali di saloni che, grazie alla consulenza BN1, sono tornati a crescere.
Ma la vera sorpresa si chiama Luluu: un assistente vocale con intelligenza artificiale pensato proprio per i parrucchieri.
Un gestionale che ascolta, analizza, consiglia, aiuta a ottimizzare prenotazioni, vendite e margini.
Non è fantascienza: è la direzione in cui si sta muovendo chi vuole gestire il salone con la testa, non solo con il talento.


Mi ha colpito la concretezza del progetto.
Niente slogan, niente promesse vaghe: solo numeri, metodo e risultati.
BN1, nel 2024, ha già seguito oltre 105 saloni coinvolgendo 470 professionisti e punta a superare 200 entro il 2026.
Un percorso costruito con partner di peso come L’Oréal, Ghd e Maletti.

Non è un caso se in molti, all’uscita, parlavano di “nuova era”.
Io, semplicemente, ho avuto la sensazione di assistere alla nascita di una vera rivoluzione silenziosa.
Una rivoluzione fatta di persone che credono che il mestiere del parrucchiere possa — e debba — tornare a essere impresa.
E se questo è solo l’inizio, il settore ha davvero di che essere ottimista.
—
Lorenzo
Direttore Tecnico – Il Magazine del Parrucchiere