Acido Gliossilico e Nanoplastie: Facciamo (Finalmente) Chiarezza

Articolo firmato da Lorenzo, Direttore Tecnico de Il Magazine del Parrucchiere [Luglio 2025]
Avrei voluto non doverlo scrivere. Ma viste le decine di messaggi ricevuti dopo l’articolo di ieri sull’acido gliossilico, eccoci di nuovo qui. Alcuni hanno capito, altri hanno travisato, altri ancora hanno fatto finta di non capire.
Per questo oggi vogliamo essere chirurgici. Niente interpretazioni, solo fatti.
Cosa ha detto davvero ANVISA?
L’ANVISA – Agenzia Nazionale di Vigilanza Sanitaria del Brasile – ha pubblicato il 7 luglio 2025 l’Informe de Segurança GGMON 03/2025, un documento ufficiale che evidenzia i rischi associati all’uso di sostanze proibite in prodotti liscianti, in particolare formaldeide (formol) e acido gliossilico.
Il documento:
- Ricorda che la formaldeide è vietata in Brasile come agente lisciante (può essere usata solo come conservante fino allo 0,2% o come indurente per unghie fino al 5%)
- Sottolinea che l’acido gliossilico, se riscaldato, può rilasciare formaldeide libera (per via di una reazione termica)
- Segnala reazioni avverse documentate: irritazioni oculari e cutanee, problemi respiratori, sensibilizzazione e danni irreversibili alla fibra capillare
- Richiama i professionisti a usare solo prodotti autorizzati e regolarmente registrati
Pur non essendoci ancora un divieto esplicito del solo acido gliossilico, l’ANVISA considera pericoloso e fuori legge l’uso nei trattamenti liscianti di prodotti contenenti tale sostanza in forma attiva, soprattutto in presenza di calore (piastra o phon).
E in Europa? Cosa dice il SCCS?
Il SCCS (Comitato Scientifico per la Sicurezza dei Consumatori dell’Unione Europea) è l’organismo ufficiale consultivo della Commissione UE per la valutazione del rischio di ingredienti cosmetici.
Nel parere SCCS/1632/21 aggiornato al 2021 e tuttora valido, viene evidenziato che:
- L’acido gliossilico, pur non essendo esplicitamente vietato, non può essere considerato sicuro al di sopra di una determinata concentrazione (il 0,68% per prodotti da risciacquo, ma con riserve anche più stringenti per leave-in o trattamenti a caldo)
- Il SCCS chiede ulteriori dati per valutare la sicurezza a lungo termine e mette in guardia dai rischi di rilascio di formaldeide in fase di stiratura
- Inoltre, le condizioni d’uso dei trattamenti liscianti – in particolare l’impiego di piastra ad alte temperature – rappresentano un fattore aggravante per la sicurezza tossicologica dell’acido
In sintesi: l’acido gliossilico non è vietato in Europa, ma è tollerato entro limiti strettissimi e sempre sotto responsabilità del produttore.
Ogni formulazione deve essere supportata da:
- Valutazione tossicologica completa
- Rapporto sulla sicurezza del prodotto cosmetico (CPSR)
- Registrazione nel portale europeo CPNP
Nanoplastie: che cosa sono davvero?
Il termine “nanoplastia” è un’invenzione di marketing. Non ha alcun significato regolatorio, né in Europa, né in Brasile.
In pratica, le aziende lo usano per:
- Evitare termini come “lissage” o “cheratina”
- Confondere l’utente finale
- Sottintendere un trattamento “naturale” o “senza formaldeide”
Ma nella realtà:
- Molte nanoplastie contengono acido gliossilico o suoi derivati (es. Glyoxyloyl Carbocysteine, Glyoxyloyl Keratin)
- L’effetto lisciante è ottenuto proprio grazie a una reazione termo-indotta dell’acido
- Alcuni prodotti dichiarano INCI incompleti o poco chiari
Quindi attenzione: se sei un parrucchiere e utilizzi una “nanoplastia”, verifica subito l’INCI. Se vedi una delle seguenti sostanze:
- Glyoxylic Acid
- Glyoxyloyl Carbocysteine
- Glyoxyloyl Keratin Amino Acids
… è molto probabile che il prodotto sia a rischio normativo. In Brasile potresti non poterlo più usare, e in Europa potresti essere soggetto a controlli e sanzioni in caso di reazioni avverse.
Quindi, cosa consigliamo ai parrucchieri?
Leggete sempre l’INCI del prodotto
Richiedete al fornitore:
1. Il dossier di sicurezza (CPSR)
2. La notifica CPNP
3. L’eventuale test di rilascio di formaldeide
4. Utilizzate dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherina, occhiali)
5. Evitate l’uso combinato di trattamenti liscianti e decolorazioni (il rischio chimico aumenta esponenzialmente)
6. Mantenete sempre i locali ben aerati durante i trattamenti a caldo
Perché abbiamo scritto questo articolo
Perché ieri qualcuno ci ha dato dei “terroristi cosmetici”. Ma noi non facciamo paura. Facciamo chiarezza.
E oggi lo facciamo con fonti ufficiali, linguaggio tecnico e il rigore che serve quando si parla di sicurezza cosmetica.
Chi continua a vendere senza documenti, in modo opaco o ignorando la scienza, non può più nascondersi dietro etichette esotiche o claim ingannevoli.
Disclaimer legale: Le informazioni contenute in questo articolo si basano su fonti ufficiali, tra cui l’Informe ANVISA GGMON 03/2025 e i pareri del Comitato Scientifico SCCS della Commissione Europea. Non si fa riferimento a marchi o prodotti commerciali specifici. L’articolo è redatto a scopo divulgativo e non sostituisce la valutazione tossicologica professionale. Eventuali riferimenti generici a trattamenti sono da intendersi a titolo esemplificativo e non prescrittivo.
Autore: Lorenzo, Direttore Tecnico de Il Magazine del Parrucchiere
Fonte ufficiale ANVISA: https://www.gov.br/anvisa/pt-br/assuntos/noticias-anvisa/2025/anvisa-alerta-para-riscos-a-saude-associados-ao-uso-de-alisantes-capilares-irregulares
Fonte SCCS UE: https://health.ec.europa.eu/document/download/472431a0-f25c-49e0-9e83-39cf1fbfc746_en?filename=sccs_o_254.pdf