Rappresentanti Prodotti per Capelli: Razza in Estinzione?

Da re a sopravvissuti
Negli anni ’80 e ’90 fare il rappresentante prodotti per capelli era un vanto. Si guadagnava bene, ci si vestiva di classe, si conosceva ogni formula e ogni novità. Il rappresentante era la voce dell’azienda, l’ambasciatore del marchio.
Oggi? La maggior parte si arrangia, improvvisa, porta cataloghi via WhatsApp e non sa rispondere a una domanda tecnica. Il risultato? Un mestiere che sta scomparendo.
La voce dei saloni (20 intervistati da MdP)
Abbiamo chiesto a 20 saloni italiani cosa pensano dei rappresentanti prodotti per capelli. Ecco le risposte:
- 8 saloni su 20: “Non servono più, compriamo tutto online”.
- 6 su 20: “Sono impreparati, non conoscono i prodotti che propongono”.
- 4 su 20: “Per noi sono figure inutili, solo un costo per le aziende”.
- 2 su 20: “Un bravo rappresentante lo terrei, ma non ne incontro da anni”.
Risultato? L’80% dei saloni non crede più in questa figura.
Il confronto con il passato
Un tempo il rappresentante ti portava alle fiere, ti apriva porte esclusive, ti faceva sentire parte di un mondo. Oggi ti gira un PDF e ti lascia un campioncino.
Ditemi voi: è questa professionalità?
L’opinione di Max Randi
Lo dico senza mezze misure: i rappresentanti prodotti per capelli si stanno estinguendo.
Colpa loro, certo, ma anche delle aziende che li hanno trasformati da consulenti in piazzisti.
Se sei rappresentante e ti senti preso in causa: studia, forma te stesso, diventa davvero utile a un salone.
Se sei azienda: smettila di mandare allo sbaraglio gente impreparata.
Se sei parrucchiere: pretendi consulenza vera, non volantini digitali.
Conclusione
Tra dieci anni, se le cose non cambiano, parleremo dei rappresentanti prodotti per capelli come di un pezzo di storia morto e sepolto. E la colpa sarà di tutti.
Il vs Director Max randi
Egregio Direttore questo non è l’unico settore ad avere il problema .
IL CONFRONTO CON IL PASSATO
Oggi la figura dell’agente commerciale stà svanendo un pò per via dell’online(8 su 20) un pò per le centralizzazioni e un pò perchè le Aziende riducono o tagliano voci di spesa quali formazione (vedi 6 su 20)e investimenti , in sintesi oggi non conviene più
Per aumentare il compenso di un commerciale spesso gli ampliano la zona(anche perchè faticano a trovarne), questa scelta potrebbe far aumentare le entrate ma la cosa certa è che aumenta le spese.
E’ vero non ci sono più gli agenti di una volta … ma non ci sono più neanche le Aziende e i clienti di una volta …
Caro Eugenio,
hai perfettamente ragione su un punto: non è solo il nostro settore a soffrire. Il declino della figura del rappresentante non è un caso isolato, ma un riflesso di un cambiamento più grande — quello del modo in cui si vende, si comunica e si costruisce fiducia.
Hai detto una cosa che condivido al cento per cento: “non ci sono più gli agenti di una volta, ma nemmeno le aziende e i clienti di una volta”.
È esattamente lì che si nasconde il cuore del problema.
Negli anni ’80 e ’90 l’agente era un ambasciatore, un consulente, spesso anche un amico del parrucchiere.
Oggi è diventato una voce di spesa da tagliare. Ma, allo stesso tempo, molte aziende hanno smesso di meritarsi i rappresentanti migliori: le trattano come numeri, le riempiono di procedure e le svuotano di visione.
Tu parli di zone più ampie e compensi che non reggono. È vero. Si è passati da una logica di “investo su di te perché mi porti valore” a una logica da discount: “ti do di più solo se riesci a coprire due regioni”.
Risultato? Meno tempo, meno relazioni, meno qualità.
La verità è che la figura del rappresentante non è morta, ma è stata snaturata.
E se il mercato non tornerà a premiare la competenza, la formazione e il contatto umano, non spariranno solo i buoni agenti — spariranno anche i buoni clienti e le aziende che sanno costruire rapporti veri.
Hai ragione, Eugenio: il mondo è cambiato.
Ma se c’è una cosa che il digitale non potrà mai sostituire, è una stretta di mano fatta di fiducia vera.
Un caro saluto,
Max Randi
Direttore – Il Magazine del Parrucchiere