Il Futuro del Successo in Salone: Personalizzazione, Igiene e Intelligenza Artificiale

Di Max Randi – Direttore Il Magazine del Parrucchiere
Il futuro dei saloni di acconciatura si gioca su tre parole chiave: personalizzazione, igiene e intelligenza artificiale.
A dirlo non siamo noi, ma i dati del Consumer Insights Report 2025 di Phorest, che ha raccolto le opinioni di oltre 700 clienti in UK e Irlanda, tutti frequentatori abituali di saloni negli ultimi sei mesi.
I risultati sono un segnale forte anche per il mercato italiano: i clienti non cercano solo un taglio o un colore, ma un’esperienza costruita su misura, sicura e tecnologicamente fluida.
Personalizzazione: premi e offerte per il 50% dei clienti
La metà dei clienti intervistati dichiara di voler vivere un’esperienza personalizzata attraverso offerte mirate, programmi fedeltà e promozioni ad hoc.
Questo significa che la comunicazione generica non basta più: occorre conoscere i propri clienti, profilare le abitudini e proporre vantaggi su misura.
Igiene: il primo vero lusso
Alla domanda su cosa spinga a pagare di più per un servizio premium, la risposta è stata netta: pulizia e standard igienici.
In un’epoca dove la percezione di sicurezza è diventata centrale, l’igiene è il nuovo status symbol. Non bastano arredi di design o colori di tendenza: i clienti vogliono vedere disinfettanti, strumenti sterilizzati e ambienti impeccabili.
Retail: un’opportunità mancata
Il report evidenzia un dato che dovrebbe far riflettere: il 70% dei clienti che non compra prodotti in salone sarebbe interessato a farlo.
La chiave è l’educazione: spiegare l’importanza della cura a casa e proporre soluzioni realmente utili. Qui il potenziale di crescita è enorme: dal prodotto specifico per mantenere il colore a trattamenti professionali da consigliare al momento giusto.
Digital: la prenotazione passa online
Il 45% dei clienti preferisce prenotare online, scegliendo giorno e ora in autonomia.
La comodità, la trasparenza sugli slot disponibili e la rapidità stanno cambiando le abitudini. Chi non offre sistemi digitali efficienti rischia di perdere clienti prima ancora che entrino dalla porta.
Nuovi clienti: il tallone d’Achille
Il dato più preoccupante è il tasso di ritorno dei nuovi clienti, fermo al 29%.
Questo significa che più di 7 persone su 10 non tornano dopo la prima visita. Qui si gioca la partita della fidelizzazione: follow-up, messaggi post-visita, incentivi al secondo appuntamento. Senza strategie mirate, ogni investimento in acquisizione diventa uno spreco.
AI: utile sì, ma con limiti
L’intelligenza artificiale viene vista con favore per compiti semplici, come la prenotazione o i promemoria. Ma quando si parla di consigli personalizzati o esperienze emotive, la maggioranza dei clienti preferisce ancora l’interazione umana.
La sfida è trovare il giusto equilibrio: usare l’AI come supporto, non come sostituto.
Conclusione: piccoli cambiamenti, grandi risultati
Come spiega Luke Doolin, Country Manager UK & Ireland di Phorest, questo report non è una fotografia del presente, ma una mappa del futuro.
Chi saprà unire personalizzazione, igiene impeccabile e tecnologia intelligente potrà costruire saloni più solidi, redditizi e capaci di far tornare i clienti, visita dopo visita.