Lucentia di Opificio Emiliano: il debutto al Castello di Felino tra Novità, Musica e Colore

Domenica al Castello di Felino, a Parma, l’atmosfera era davvero particolare. Non il solito evento tecnico da catalogo e slide, ma qualcosa di più leggero, quasi intimo.
Appena arrivati nel parco, tra i tavoli e le luci soffuse, si respirava un’aria elegante ma rilassata: calici di vino, cocktail curati, una violinista che accompagnava il tramonto e un dj set che teneva il ritmo giusto per farci staccare un po’ la testa dal salone.
Tra i presenti c’erano tanti parrucchieri amici e collaboratori di Opificio Emiliano, riuniti per scoprire le novità dell’anno.
E la novità più attesa era Lucentia, una nuova colorazione in gel che può essere miscelata sia con il suo attivatore liquido, sia con quelli già esistenti nella linea tecnica del brand.










Lucentia: una colorazione “galenica”
Il termine può sembrare un po’ antico, ma rende bene l’idea: Lucentia è pensata come un prodotto “artigianale”, costruito su misura con logica di laboratorio, non di produzione di massa.
Durante la presentazione, Laura Maiola ha spiegato che il prodotto contiene Lievito di Meyen, un attivo naturale già presente anche nel trattamento DecorSatin. Serve a rinforzare e migliorare la struttura del capello, rendendo più efficace la ricostruzione e il mantenimento del colore.
Il progetto “Prospettive e Direzione”
Poi la parola è passata a Marco Cabrini, Direttore Generale, che ha raccontato il progetto “Prospettive e Direzione”, la visione di Opificio Emiliano verso il 2026: creare un percorso condiviso, che unisca innovazione e concretezza.
Niente slogan, ma idee precise: più ricerca, più coerenza tra i prodotti e più attenzione al lavoro reale nei saloni.
Il momento live
A chiudere la giornata, il team internazionale — Russia, Vietnam e Italia — ha portato sul palco lavori eleganti e puliti. Nessun eccesso, solo tecnica e gusto. Lucentia si è mostrata per quello che è: una colorazione con resa naturale, riflessi vivi e una consistenza diversa dal solito.
Per concludere….
Mi porto a casa una sensazione chiara: Opificio Emiliano non ha presentato l’ennesimo “miracolo” da scaffale, ma un prodotto ragionato, coerente con il suo percorso.
Una domenica tra colleghi, musica e vino buono, che ha lasciato il segno più per il clima che per gli slogan. E forse è proprio questo che serve oggi: tornare a dare valore a ciò che funziona davvero in salone.
La vs Fede