Hairbond – La Rivoluzione Nasce in Garage

Come un pazzo con un vasetto di cera ha scatenato una rivoluzione mondiale nei prodotti per capelli maschili
📅 Articolo pubblicato il 20 giugno 2025 | Tradotto e adattato da Max Randi – Direttore de Il Magazine del Parrucchiere
C’è chi i marchi li lancia da un ufficio in vetro a Londra…
…e chi li crea in garage, con le mani screpolate, il bollitore acceso e il cane che abbaia.
Scott Michaels, oggi fondatore di Hairbond, 25.000 follower e milioni di visualizzazioni online, non aveva un business plan, non aveva fondi, non aveva nemmeno un magazzino.
Aveva solo dei vasetti di cera fatti a mano, un completo usato, e un’ossessione: creare un prodotto vero.
“Niente parabeni, niente solfati, niente cazzate. Solo qualcosa che gli uomini fossero fieri di mettersi in testa.”
CAPITOLO 1 – TUTTO NASCE NEL FREDDO DI UN GARAGE
Altro che Silicon Valley e coworking con kombucha.
Qui si parte dal basso. Dal lato sporco del sogno.
Mentre i vicini lo guardavano come un matto, Scott mischiava cera accanto al tagliaerba.
Aveva una certezza: la qualità avrebbe parlato da sola.
CAPITOLO 2 – LA CRAVATTA STORTA E LA FACCIA TOSTA
Con un completo sgualcito e una scatola di vasetti, ha iniziato a bussare porta per porta nei barber shop.
Senza appuntamenti.
Senza brochure.
Solo una frase:
“Provalo sul tuo prossimo cliente. Se non torna a chiederne ancora, sparisco.”
Ha funzionato.
I barbieri hanno iniziato a parlarne.
E in due anni, più di 1.000 rivenditori avevano Hairbond sugli scaffali.

CAPITOLO 3 – PRODOTTI VERI PER CAPELLI VERI
Per Scott, la cura dei capelli non è estetica. È identità.
Ha dichiarato guerra alle formule vecchie e alle promesse false:
- Addio parabeni
- Addio solfati
- Addio sensazione di cemento in testa
Dentro Hairbond ci sono ingredienti come keratina, bentonite e cera d’api.
E i profumi? Altro che colonia da nonno. Hairbond profuma di caramelle, toffee, mela e bottigliette di cola.
CAPITOLO 4 – I BESTSELLER CHE HANNO CREATO IL MOVIMENTO
Ogni prodotto Hairbond ha un’anima diversa:
- Super Fibre: volume, effetto matte, zero pesantezza. Per capelli fini. Un mostro.
- Shaper Toffee: tenuta forte, finish liscio, profumo al toffee. Approvato da Jack Grealish.
- Distorter Clay: per chi ha capelli grossi e vuole controllo senza effetto gesso. Look opaco, niente residui.
Tutti con la firma inconfondibile Hairbond: profumo da far girare la testa.
CAPITOLO 5 – DAI BARBER SHOP A HOLLYWOOD
Nessun PR. Nessun influencer a pagamento.
Hairbond è apparso al Tonight Show, nel film Birdman (vincitore dell’Oscar), e nei camerini dei calciatori di mezza Europa.
Da Jimmy Anderson a Simon Mignolet, più di 100 professionisti sono stati beccati con Hairbond tra le mani. Alcuni lo hanno taggato. Altri lo hanno semplicemente amato.
CAPITOLO 6 – LA CADUTA… SUL PALCO
Primo grande evento.
Clothes Show Live.
Scott sale sul palco… e cade di schiena. Davanti a centinaia di persone.
Risultato? Si è rialzato. Ha fatto ridere tutti.
“Quando sei autentico, non c’è figuraccia che tenga.”
CAPITOLO 7 – IL TRADIMENTO
Uno dei suoi soci lo ha pugnalato alle spalle.
Gli ha copiato le formule, l’idea, persino lo stile.
Ma ha dimenticato una cosa:
Puoi copiare una formula. Ma non puoi copiare l’ossessione.
Hairbond non è un’etichetta.
È una tribù.
CAPITOLO 8 – IL VERO LAVORO
Niente Facebook Ads.
Niente agenzie.
Solo chilometri, treni, pioggia e una valigia piena di vasetti.
“Andavo dai barbieri uno a uno. Guardandoli in faccia. Dicendo: provami. Se non ti piace, me ne vado.”
Spoiler: nessuno voleva che se ne andasse.
CAPITOLO 9 – UNA COMUNITÀ DI RIBELLI
Oggi Hairbond ha 15 anni.
Non è solo una linea di prodotti.
È un movimento.
Una comunità di barbieri, clienti, calciatori, stilisti e creativi che credono in una cosa sola:
Non devi seguire le mode. Puoi crearle.
CAPITOLO 10 – IL FUTURO È GIÀ QUI
Cinque nuovi prodotti in arrivo:
- Pomate
- Paste ibride
- Styling soft per le giornate veloci
Sempre:
- Senza solfati
- Senza parabeni
- Con ingredienti ad alte prestazioni
- Profumati di vittoria
CAPITOLO FINALE – ORA TOCCA A TE
Questa non è solo la storia di Scott.
È la tua storia, se hai mai provato a costruire qualcosa dal nulla.
Se hai bussato a porte che non si aprivano.
Se hai creduto in un’idea più grande del tuo conto in banca.