Nuova Legge per Estetisti e Acconciatori: riconosciute Due Nuove Figure Professionali e Sanzioni più Dure contro l’Abusivismo

di Gianni Nespolo – Hairvisor de Il Magazine del Parrucchiere
«La bellezza è relazione, non è solo ornamento, ma apertura all’altro». Con questa citazione del filosofo Edgar Morin si apre il disegno di legge presentato dal senatore Renato Ancorotti (FdI) prima della pausa estiva: un testo che punta a riscrivere le regole del settore estetico e dell’acconciatura a 25 anni dall’ultima normativa di riferimento.
Perché una nuova legge era necessaria
In un quarto di secolo il mondo della bellezza è cambiato radicalmente: nuove tecnologie, tendenze globali, social network che dettano mode e soprattutto la nascita di nuove figure professionali. Accanto a estetiste e parrucchieri, oggi operano onicotecnici, truccatori, lash maker, tecnici specializzati in extension, laminazione e colorazione di ciglia e sopracciglia.
Il mercato non è più solo orizzontale: la domanda è diventata verticale e molto più segmentata, richiedendo competenze specifiche e percorsi formativi mirati.
Cosa prevede il Ddl Ancorotti
Il testo è composto da 13 articoli e introduce cambiamenti sostanziali:
- Ridefinizione dei confini dell’attività estetica, includendo tutte le prestazioni e i trattamenti oggi presenti sul mercato.
- Riconoscimento ufficiale di due nuove figure:
- Onicotecnico: specialista della cura e ricostruzione delle unghie naturali o artificiali.
- Truccatore e tecnico dei trattamenti per ciglia e sopracciglia: comprende make-up artist, lash maker ed esperti in extension, laminazione e colorazione.
- Percorso formativo specifico per le nuove figure: un corso regionale di qualificazione della durata minima di 600 ore.
- Sanzioni più rigide contro l’abusivismo: controlli e multe più severe per chi esercita senza titoli o requisiti.
Il peso economico del settore
Ancorotti ricorda che il beauty è un comparto strategico: “Coinvolge un numero di lavoratori secondo solo agli edili”, sottolinea. E cita i dati export del solo settore cosmesi verso gli Stati Uniti: 1 miliardo e 150 milioni di euro, un risultato che dovrebbe spingere – secondo il senatore – a una maggiore conoscenza e valorizzazione del comparto.
Per i professionisti: opportunità e responsabilità
Per i saloni e i centri estetici, la riforma è una chance per dare più valore alle competenze, tutelare la professionalità e distinguersi da chi lavora senza regole. Ma sarà anche una sfida: più formazione, più aggiornamento e più controlli significheranno un impegno costante per mantenere il proprio posto sul mercato.
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Gianni, il vs Hairvisor