Parrucchieri: nel 2025 Servono Più Idee che Forbici

Te lo dico subito: il problema non è la tecnica.
Ne incontro ogni giorno, ovunque in Italia: parrucchieri con mani d’oro, tagli pazzeschi, colori impeccabili. Ma quando entro nel loro salone… non capisco chi sono.
Tutto bello, tutto perfetto. Ma tutto uguale.
In questo 2025, il vero problema non è più saper fare bene il proprio mestiere. È farsi notare. Farsi scegliere. Farsi ricordare.
Se non comunichi chi sei, se non hai una proposta diversa, se non emozioni… il cliente non torna.
Vi racconto i 3 errori che vedo più spesso:
- Tutti fanno tutto. Schiariture, lisciature, ricci, acconciature… senza una specializzazione, senza una vera identità.
- Instagram fotocopia. Griglie con le stesse pose, gli stessi colori, gli stessi format. Nessuno scrolla e si ferma.
- Il salone muto. Nessuna scritta che racconti chi sei. Nessun servizio wow. Nessuna promessa.
E allora ecco cosa fare:
🔸 Scegli una battaglia. Sei il re del biondo? Del taglio corto? Del capello danneggiato? Dillo ovunque.
🔸 Cura ogni dettaglio della tua comunicazione. Dal logo alla vetrina, dal sito ai contenuti.
🔸 Smetti di pensare “devo solo lavorare bene”. Oggi, chi non si racconta… scompare.
Questo è il mio consiglio per oggi: esci dalla comfort zone del parrucchiere perfetto e diventa il parrucchiere riconoscibile.
FAQ
1. Perché molti parrucchieri copiano i colleghi invece di creare qualcosa di originale?
Perché è più facile. Perché “funziona” (almeno all’apparenza). Perché il tempo è poco e l’insicurezza tanta. Ma la verità è che copiare porta a un’identità debole, mentre chi osa (e studia) si fa ricordare. I clienti non cercano cloni: vogliono esperienze.
2. Come posso distinguermi nel 2025 senza inventare tutto da zero?
Non serve essere Picasso. Basta partire da un’ispirazione e metterci del tuo: nel taglio, nella comunicazione, nel servizio. Aggiungi uno stile riconoscibile, una filosofia chiara, una coerenza visiva (online e in salone). E sì, anche una buona consulenza colore o una tecnica esclusiva possono fare la differenza.
Ci sentiamo presto.
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Max Randi
Direttore de Il Magazine del Parrucchiere