“Abbiamo Piantato un Seme”: la Nuova Moda del Marketing (Pseudo)Green che ci Prende per il C*o*

✍️ Editoriale dell’Opux – Il Magazine del Parrucchiere
Oggi tutti piantano semi.
Non si capisce bene dove, quando e soprattutto a che pro, ma l’importante è scriverlo su Instagram con un bel copy poetico:
🌱 “Abbiamo piantato un seme. Per un futuro più verde.”
Ma basta. Davvero.
Il greenwashing col pollice finto
Una volta le aziende lanciavano prodotti.
Oggi lanciano… messaggi subliminali in stile Greta Thunberg.
Che non è nemmeno il problema. Il problema è che:
- parlano di “ecosistemi” mentre imbustano in plastica,
- dicono “abbiamo piantato 10 alberi” e poi usano flaconi in trilione di PET,
- vendono shampoo e raccontano come se stessero salvando l’Amazzonia.
Ma piantare un seme non ti fa diventare un santo. Ti fa diventare un copywriter disperato.
Ma chi li annaffia ‘sti semi?
Cioè, vogliamo parlare del livello di ipocrisia?
L’azienda X posta:
“Abbiamo piantato un giardino di biodiversità per il benessere del pianeta.”
Poi scopri che:
- Il packaging arriva dalla Cina
- Le spedizioni viaggiano con furgoni diesel
- E il seme lo piantano in una foto stock di Canva
Tutto molto bio, ma solo in PowerPoint.
Il green che serve… è quello nei conti correnti
Perché diciamocelo:
Il “green” che interessa davvero a molte aziende è quello dei bilanci.
Si fa storytelling ecologico, si attacca la fogliolina nel logo e si spera che qualcuno abbocchi.
E magari ci cascano pure:
- Il cliente che si sente parte della “rivoluzione green” comprando 3 spray da 29,90€
- Il parrucchiere che mette il bollino “eco” in vetrina e poi sciacqua 5 volte al giorno con acqua calda a 90°
- L’influencer che sponsorizza shampoo “sostenibili” mentre vola 3 volte a settimana
Perché non si pianta mai il seme della verità?
Sarebbe bello vedere un brand che scrive:
“Noi non salviamo il mondo, ma facciamo un prodotto che funziona da paura e cerchiamo di rompere meno possibile.”
Oppure:
“Non abbiamo piantato semi, ma migliorato la formula per evitare che i capelli si spacchino.”
Sincerità. Trasparenza. Coerenza.
Altro che compostabile, qui serve credibilità.
Conclusione: meno semi, più fatti
Caro brand: se devi piantare un seme, almeno fallo crescere in silenzio.
Smettila di usare la sostenibilità come accessorio da postare il venerdì pomeriggio.
Vuoi essere davvero green?
- Investi in ricerca
- Migliora la filiera
- Riduci gli sprechi
- E, se proprio vuoi, pianta pure un albero… ma non usare quel seme per piantarcela a noi.
🪴 Editoriale dell’Opux – Il Magazine del Parrucchiere
Dove il marketing non si traveste da giardiniere.