Colore Personalizzato? No, Grazie. Il Cliente Vuole la Foto Instagram. E tu che Fai?

[Giugno 2025 – Articolo a cura della Redazione MdP]
“Ciao, vorrei questo biondo qui. Come Chiara Ferragni, preciso. E no, non importa se ho la pelle olivastra e i capelli neri corvino.”
Lo senti anche tu questo brivido lungo la schiena?
Benvenuto nella nuova era della consulenza estetica fai-da-te, dove i filtri fanno più della formazione e i riferimenti professionali si chiamano TikTok, Pinterest e, peggio ancora, la parrucchiera dell’amica che “gliel’ha fatto identico ma a 30 euro”.
📲 Il cliente medio 2025? Un algoritmo ambulante
Arriva con la gallery sul telefono, ti mostra 3 reel, una foto con ring light, un colore AI-generated e ti guarda negli occhi come a dire: “Puoi farlo o cambio salone?”
E tu lì, con anni di studio alle spalle, pronto a spiegare che:
- ogni viso ha la sua palette
- ogni pigmento ha la sua storia
- ogni capello ha la sua memoria
Ma tanto la risposta è una sola: “Io lo voglio così. Come nella foto.”
💥 La verità? Non è (solo) colpa loro
Viviamo immersi nel mondo dell’immagine istantanea, del risultato perfetto al primo colpo, del “lo voglio ora”.
E spesso siamo proprio noi, come settore, a rafforzare questo approccio:
- Pubblicità senza spiegazioni
- Prima/dopo senza contesto
- Video veloci con finali wow, ma zero storytelling tecnico
E allora non stupiamoci se il cliente si aspetta che tutto sia facile, veloce e replicabile.
✂️ Quindi che si fa?
La domanda è una: vuoi compiacere o vuoi educare?
✅ Opzione A – Accontenti il cliente
Fai il colore come da foto, incroci le dita e magari viene bene.
Il problema? Se non viene identico (spoiler: non lo sarà), la colpa sarà tua.
✅ Opzione B – Usi quella foto come punto di partenza
E trasformi il momento in una consulenza potente:
- “Questo colore è bellissimo, ma vediamo cosa valorizza di più la tua pelle e i tuoi occhi.”
- “Posso prendere ispirazione da questo look e adattarlo a te, così avrai qualcosa di unico.”
💡 Tradotto: trasformi una richiesta superficiale in un’esperienza su misura.
🎯 Il cliente non cerca il colore perfetto.
Cerca il modo perfetto per sentirsi ascoltato, valorizzato, visto.
E se glielo fai capire — con i modi giusti — ti segue ovunque.
📌 Conclusione
Il parrucchiere del 2025 non è un esecutore.
È un consulente, un creatore, un traduttore di desideri visivi in realtà tecniche.
Se continuiamo a rincorrere le mode senza guidare il cliente, finiremo col diventare fotocopiatrici umane.
E tu, la prossima volta che ti chiedono “lo voglio come lei”, cosa rispondi?
Scrivicelo nei commenti… ma senza filtri 😎
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