Come leggere l’INCI (senza diventare Chimici Nucleari) – 4 Dritte Utili per i Parrucchieri

Rubrica SCIENZA IN SALONE
✍️ A cura della Dott.ssa Rosanna Maria Amato, Chimico e Training Manager
“Eh ma questo prodotto è pieno di ingredienti chimici…”
Sì, come l’acqua. Anche l’acqua è chimica, ragazzi.
Ecco perché oggi ti porto nel magico mondo dell’INCI – senza farti esplodere il cervello come in laboratorio.
Se sei un* parrucchier* curioso e vuoi finalmente capire cosa c’è davvero nei prodotti che usi ogni giorno, qui trovi 4 dritte semplici e concrete per iniziare a leggere le etichette come un pro (anche senza la laurea in chimica!).
1. L’ordine conta (ma solo fino a un certo punto)
Lo sapevi che gli ingredienti nell’INCI sono messi in ordine decrescente di quantità?
Sì… fino all’1%. Dopo, l’ordine diventa casuale.
💡 Tradotto dal “chimichese”:
Se l’olio di argan è negli ultimi posti… è solo profumo di marketing.
Se invece è tra i primi 5, allora sì che è una formula ricca davvero.
2. Ogni ingrediente ha un ruolo preciso
Le formule non sono un frullato a caso. Ogni ingrediente ha una funzione precisa.
Ecco i “gruppi” che devi imparare a riconoscere:
- 🧼 Tensioattivi = fanno schiuma e puliscono → Sodium Cocoyl Isethionate
- 💧 Umidificanti = trattengono l’idratazione → Glycerin
- 🧴 Condizionanti = ammorbidiscono i capelli → Behentrimonium Chloride
- ⭐ Attivi = suonano bene da raccontare → Collagen, Keratin, Silk Protein
- ⛔ Conservanti = evitano che il prodotto si rovini → Phenoxyethanol
💡 Se ti fissi solo sugli attivi “wow” e ignori il resto, stai guardando il trailer del film… ma ti perdi tutta la trama.
3. Attenzione ai nomi furbini
Il mondo INCI è pieno di travestimenti.
- 🌰 L’olio di argan vero si chiama Argania Spinosa Kernel Oil
- 🌸 Se è usato come profumo, può sparire sotto la parola Parfum
- ✨ I siliconi? Dimethicone… o “cugini” come Amodimethicone
- 🍸 L’alcol? Non è solo Alcohol… ma anche Benzyl Alcohol o Cetyl Alcohol
💡 Non lasciarti ingannare: “naturale” non vuol dire automaticamente buono, e “chimico” non vuol dire male. Dipende tutto da come è fatto e da quanto ce n’è.
4. L’INCI NON ti dice tutto (e va bene così)
Ok, ora arriva la parte più scomoda da accettare: l’INCI è utile, ma non ti racconta tutto.
❌ Non ti dice le quantità esatte
❌ Non ti dice come sono stati lavorati gli ingredienti
❌ Non ti dice la qualità delle materie prime
❌ Non ti dice le tecnologie di rilascio (come liposomi o nanoemulsioni)
Molte di queste cose sono segreti industriali.
💡 Quindi: l’INCI è solo un pezzo del puzzle, non tutta la verità.
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Perché oggi, più che mai, conoscere cosa c’è dentro un prodotto è potere.
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