E se ti dicessimo che la Cheratina non Stira i Capelli?!?

La grande bugia della cheratina
Partiamo dalle basi: la cheratina è una proteina naturale presente nei capelli, nella pelle e nelle unghie. Il suo compito? Rinforzare e proteggere. Non lisciare!
Se la cheratina non stira, allora perché la associamo così spesso a trattamenti liscianti? Semplice: marketing. Negli anni, “trattamento alla cheratina” è diventato sinonimo di capelli lisci e setosi. Ma attenzione: il vero responsabile di quella magia liscia non è la cheratina. Sono i derivati chimici aggiunti nei prodotti liscianti.
La cheratina, poverina, è solo una comparsa nel grande spettacolo della stiratura. Si limita a rinforzare il capello, mentre gli attori principali, spesso nascosti, sono composti chimici come la formaldeide e i suoi derivati.
Come funziona davvero un trattamento lisciante?
Il segreto di quei capelli lisci e disciplinati non è nella cheratina, ma nella chimica. Quando applichiamo un trattamento “alla cheratina”, e successivamente lo sigilliamo con calore, avviene una modifica temporanea (o semi-permanente) della struttura del capello. Questo processo è possibile grazie a ingredienti come la formaldeide o i suoi derivati, che “rompono” i legami naturali del capello per riorganizzarli in modo liscio.
E la cheratina? Beh, lei è lì per aggiungere un tocco cosmetico: un po’ di brillantezza, forza e un alone di rispettabilità.
I derivati della formaldeide più comuni nei prodotti liscianti
Se pensavate che la formaldeide fosse stata bandita per sempre, vi sbagliate. È semplicemente camuffata sotto nomi più accattivanti. Ecco i principali colpevoli:
- Metilenglicole (Methylene Glycol)
Uno dei più comuni. Quando riscaldato, rilascia formaldeide in forma gassosa. È presente in molti trattamenti venduti come “privi di formaldeide”. - Glutaraldeide (Glutaral)
Parente stretto della formaldeide, usato nei trattamenti liscianti più aggressivi. Può causare irritazioni a pelle e occhi. - Carbocisteina
Venduta come alternativa più “sicura”, ma spesso utilizzata insieme a composti che rilasciano formaldeide. - Glicole di formaldeide
Poco noto, ma altrettanto efficace nel rilascio di formaldeide durante il trattamento. - Ossido di formaldeide
Usato in prodotti chimici a lunga durata per alterare la struttura del capello. - Idantoina (Imidazolidinyl Urea e Diazolidinyl Urea)
Conservanti chimici che rilasciano formaldeide in piccole quantità, prolungando la durata del prodotto. - Dimetiloldimetilidantoina (DMDM Hydantoin)
Un conservante molto diffuso nei prodotti per capelli economici. Anche qui, la formaldeide è il risultato finale. - Formalina
Una soluzione acquosa di formaldeide, ancora utilizzata in trattamenti professionali.
Parrucchieri: il momento della verità
Cari colleghi, quante volte avete detto alle vostre clienti che “la cheratina liscia i capelli”? Quante volte avete venduto un trattamento senza nemmeno controllare l’etichetta? Siamo sinceri: molte. È il momento di fare un passo avanti e diventare dei veri professionisti. Educare le clienti è un nostro dovere. Raccontare la verità, anche quando non è comoda, è ciò che distingue un parrucchiere mediocre da un professionista di cui fidarsi.
Clienti: non fatevi ingannare
Care clienti, sappiamo che volete capelli lisci e perfetti, ma è fondamentale capire come questo accade. Se il vostro parrucchiere vi vende un trattamento alla cheratina per stirare i capelli, fate domande:
- Quali ingredienti ci sono davvero nel prodotto?
- Usate formaldeide o derivati?
- Questo trattamento è certificato sicuro per la salute?
Un professionista trasparente sarà felice di rispondere. Se invece notate esitazioni o risposte vaghe, forse è il momento di cercare un altro salone.
La cheratina serve, ma non a stirare
La cheratina è fantastica per riparare e rinforzare i capelli danneggiati. Aiuta a chiudere le cuticole, dona brillantezza e migliora la texture. Ma se volete capelli lisci come quelli di una bambola, ringraziate (o temete) i derivati della formaldeide.
Il mito da sfatare: basta bugie
Il nostro settore ha bisogno di un cambio di rotta. Trasparenza, educazione e conoscenza sono la base per costruire un rapporto di fiducia con le clienti. Basta perpetuare falsi miti. È ora di prendere consapevolezza di cosa stiamo mettendo sulle teste delle persone.
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