Editoriale dell’Opux: Perché si trovano Prodotti Professionali per Parrucchieri nei Supermercati?
Prodotti Professionali nei Supermercati: Storia di un Paradosso
Avete mai pensato a cosa significa davvero “professionale”? No, non quello che vi fanno credere gli scaffali del supermercato! Parliamo di prodotti per parrucchieri – e sottolineo per parrucchieri – che ormai spuntano nei negozi accanto al latte e alle merendine. Come siamo arrivati a questo punto? Quali sono le logiche perverse che hanno portato i prodotti per uso professionale a essere svenduti senza criterio? Cari lettori, parliamoci chiaro: siamo di fronte a una svendita del mestiere, uno svilimento della competenza.
1. Il Potere del Marketing e la Banalizzazione del “Professionale”
Prodotti formulati per mani esperte, trattati come comuni beni di consumo: ecco l’inganno. C’è una tendenza di fondo, pilotata dalle strategie di marketing più spregiudicate, a ridurre ogni cosa a oggetto di massa. Prodotti di alto livello, che necessitano di conoscenza e tecnica, si ritrovano ora tra spazzole economiche e gel di bassa qualità. Il supermercato ha trasformato il termine “professionale” in una parola qualunque, svuotata di valore, un aggettivo per vendere di più.
2. Le Scelte dei Brand: Profitti Prima di Tutto
Non prendiamoci in giro: qui è il denaro a parlare, e lo fa forte e chiaro. I brand che hanno scelto la grande distribuzione come canale preferito non stanno facendo favori ai consumatori; stanno semplicemente aumentando il proprio raggio d’azione per guadagnare di più. Sì, si fanno chiamare “marchi professionali,” ma poi mettono i loro prodotti nei cestoni sconto. Un paradosso che tradisce una scelta chiara: meglio fare massa che classe. I saloni? Che si arrangino a fronteggiare questa svendita.
3. Saloni e Clienti: la Sfida per il Valore Aggiunto
Non possiamo ignorare il danno che tutto questo infligge ai parrucchieri, i veri professionisti che conoscono il valore di ogni prodotto e sanno come usarlo. Per loro, vedere gli stessi prodotti che consigliano in salone sugli scaffali di un supermercato è un colpo basso. Eppure, c’è un’occasione: dimostrare che l’arte del parrucchiere va oltre il semplice uso del prodotto. Il parrucchiere trasforma la qualità in risultato, quella qualità che in un contesto professionale assume tutt’altro valore.
4. I Consumatori e la Falsa Promessa del “Fai-da-te”
Illudere il consumatore, questa è la vera questione. Oggi, grazie al supermercato, il cliente medio crede di poter replicare i risultati di un salone comodamente a casa. Nulla di più falso! Il risultato finale non è mai lo stesso, perché il prodotto, da solo, non è sufficiente. Mancano le mani esperte, manca la capacità di capire come adattare un trattamento alle specifiche esigenze del capello. E chi paga per questa illusione? Sempre e solo il consumatore, abbagliato dalla parola “professionale.”
5. Un Settore in Declino tra Inflazione e Semplicità
Ecco la verità: i brand stanno banalizzando un intero settore. Quando i prodotti professionali finiscono tra i detersivi, perdiamo non solo la qualità, ma anche il rispetto per il mestiere. Un parrucchiere non vende solo un prodotto: vende la propria competenza, il proprio sapere. Ma come può farlo, se quei prodotti sono trattati come merce da grande distribuzione? Questa è una delle tante aberrazioni del nostro tempo, un fenomeno che ci mostra la totale mancanza di rispetto verso il mestiere.
In Conclusione: Torniamo al Valore della Competenza!
Cari lettori dell’Opux, smettiamola di credere che tutto sia replicabile, che tutto sia facilmente acquistabile. Un prodotto professionale è tale per un motivo: nasce per essere usato da chi conosce davvero questo mestiere. Forse il supermercato è conveniente, forse il prezzo è più accessibile, ma non confondiamo il mezzo con il fine. La vera qualità richiede competenza, e quella competenza non si compra al supermercato.