Ferragosto, Ombrellone e Phon Spenti: ma i Parrucchieri si Rendono Conto di cosa Stanno Perdendo?

Siamo sinceri: ad agosto in Italia si ferma tutto… tranne i capelli.
Mentre il salone chiude per “meritate ferie”, i clienti continuano a vivere, uscire, andare a feste, matrimoni, aperitivi. E indovina chi incassa? Il parrucchiere aperto a 10 km da te.
La favola che “ad agosto non lavora nessuno” è vecchia come il casco anni ’60. Oggi i clienti si spostano, guardano su Google, su Instagram, e se tu non ci sei… qualcun altro c’è. E prende soldi tuoi.
Il punto non è se andare o no in vacanza — tutti hanno diritto. Il punto è: hai un piano per non farti rubare i clienti?
Molti no. E quando tornano a settembre, trovano la poltrona vuota e la scusa pronta: “Eh, sai, ho provato un altro salone mentre eri chiuso…”.
E da lì in poi è un lento addio.
La verità?
Non è colpa del caldo, non è colpa di Instagram, non è colpa del cliente “infedele”.
È colpa tua se non proteggi il tuo fatturato anche nei periodi morti.
Bastava:
- Preparare promozioni “prenota ora per settembre”.
- Creare contenuti bomba programmati su social.
- Tenere aperti anche solo 2-3 giorni a settimana.
- Organizzare collaborazioni lampo con make-up artist, negozi o eventi locali.
Ma molti preferiscono chiudere e sperare. E la speranza, nel business, non paga mai.
Allora la domanda sotto l’ombrellone è:
Vuoi essere il parrucchiere che a settembre ricomincia a contare i clienti persi o quello che torna con la cassa già piena?
A cura di Max Randi – Direttore Il Magazine del Parrucchiere