Manager Piagnoni e Miracoli di Fine Anno: L’Ipocrisia dei Bilanci “Fake” sui Social
Di Max Randi, Direttore MdP
Avete notato anche voi questo fenomeno paranormale? Succede ogni anno, puntuale come la tredicesima (per chi ha la fortuna di vederla). Da gennaio a fine novembre, il manager medio italiano vive in una valle di lacrime. Se gli chiedi “come va il business?”, la risposta è un bollettino di guerra degno di un film neorealista.
Il mercato è fermo, i clienti sono impazziti, la congiuntura astrale è sfavorevole, “non si trova personale”, i margini sono risicati, c’è la crisi del Canale di Suez, il costo dell’energia, l’allineamento di Saturno contro Venere. Per undici mesi, ascoltarli è un esercizio di empatia dolorosa: tragedia, fatica, sudore e lamenti.
Poi arriva dicembre. E accade il miracolo.
La Grande Amnesia di San Silvestro
Improvvisamente, il piagnisteo si spegne. Si apre LinkedIn e veniamo travolti da un’onda anomala di post chilometrici, spesso corredati da foto in posa plastica o da team costretti a sorridere con un panettone in mano mentre meditano le dimissioni.
Ed è lì che la narrazione cambia violentemente. Quella che fino a ieri era un’azienda sull’orlo del baratro, magicamente diventa la punta di diamante dell’industria globale.
Inizia sempre con la classica formula del Personal Branding Tossico:
“È stato un anno sfidante, MA…”
Ecco quel “ma”. Il perno su cui ruota l’ipocrisia. Dopo il “ma” partono i numeri, tirati a lucido come le scarpe della domenica:
- “Crescita a doppia cifra!” (sì, passando da 10 a 11 euro).
- “Abbiamo consolidato la leadership!” (nel vostro condominio?).
- “Grazie al mio team resiliente per aver raggiunto l’impossibile.”
Fermatevi un attimo. Ma se fino al 30 novembre stavate piangendo miseria in ogni sala riunioni, terrorizzando i dipendenti con lo spettro della crisi, com’è possibile che oggi stiate festeggiando come se aveste appena quotato l’azienda a Wall Street?
Risultati Pazzeschi (che nessuno vede)
La cosa che trovo veramente imbarazzante non è l’auto-celebrazione in sé – un po’ di ego serve a tutti – ma la totale disconnessione dalla realtà.
Se sommassimo tutte le “crescite incredibili” e i “risultati pazzeschi” millantati sui social a dicembre, il PIL italiano dovrebbe crescere del 150% l’anno. Saremmo la locomotiva dell’Universo, non d’Europa. Invece siamo fermi. Qualcuno sta mentendo. E temo che siate voi.
Gongolate per successi stratosferici, ma sul campo non si vede nulla:
- I fornitori: vengono ancora pagati a 120 giorni (se va bene) con la scusa che “i flussi di cassa sono tesi”.
- I dipendenti: sono esauriti perché quella “resilienza” di cui vi vantate nel post è solo un sinonimo elegante per “sfruttamento e disorganizzazione cronica”.
- Il servizio: è lo stesso disastro di febbraio, ma infiocchettato meglio.
Ma sui social? Ah, sui social siete tutti visionari.
La Schizofrenia del Management Moderno
Questa non è leadership, è schizofrenia aziendale. È il bisogno patologico di sembrare vincenti per nascondere il terrore di essere mediocri.
Avete passato l’anno a dare la colpa agli eventi esterni per i vostri fallimenti (“è il mercato!”, “è il governo!”, “è il meteo!”), ma a fine anno vi prendete tutto il merito per i successi, spesso casuali o frutto del sacrificio di chi lavora davvero mentre voi preparavate il copy strappalacrime per il post di Natale.
È facile fare i fenomeni con i grafici di Excel truccati. È molto più difficile guardare in faccia la realtà: la vostra azienda non è diventata Apple in una settimana. Avete solo smesso di lamentarvi per cinque minuti perché dovevate fare bella figura al cenone virtuale di LinkedIn.
Un brindisi alla Realtà (quella vera)
Sarebbe molto più dignitoso – e paradossalmente più “potente” e virale – leggere un post che dice:
“Quest’anno abbiamo fatto fatica. Abbiamo sbagliato tre strategie su cinque. Non siamo cresciuti come volevamo e ho passato notti insonni, ma abbiamo imparato a non fare cazzate l’anno prossimo.”
Invece no. Prepariamoci all’invasione dei trionfi di cartone. Leggeteli, sorridete, mettete un like di pietà e ricordatevi di quando, a marzo, vi dicevano che non c’era budget per la carta della stampante mentre oggi si vantano di investimenti milionari.
Buon Anno Nuovo di ipocrisia a tutti.
Ti senti chiamato in causa?
Se questo articolo ti ha fatto arrabbiare, probabilmente stai scrivendo proprio ora quel post su LinkedIn. Se invece hai riso, sai esattamente di chi stiamo parlando.









