Natale dal Parrucchiere a Colpi di Forbici

Puntata 1 di 3: Il Taglio della Vigilia
Era la mattina del 24 dicembre e nel salone “Taglio & Sogno” l’aria profumava di lacca, panettone e disperazione. Perché sì, ogni parrucchiere sa che la Vigilia di Natale non è una festa, ma una maratona olimpica con pettini e forbici al posto dei pesi.
Mara, la titolare, si sistemava il terzo caffè della mattina con una mano, mentre con l’altra stringeva il phon come fosse Excalibur. “Ragazzi, oggi dobbiamo essere più veloci della luce! Nessuna pausa, nessuna pietà!”.
Al suo fianco, Marco, il giovane apprendista con più gel nei capelli che esperienza nelle mani, annuiva freneticamente. “Capito, boss!”
La fila fuori dal salone sembrava un concerto di Harry Styles: signore con ricrescita abbandonata da mesi, adolescenti con richieste di colori improbabili e il solito cliente dell’ultimo minuto che voleva “un taglio veloce, ma artistico”.
Proprio quando tutto sembrava sotto controllo, entrò lei: la signora Olga. Capelli rosa fluo, occhiali glitterati e una borsa che sembrava un piccolo cantiere navale.
“Mara, amore della mia vita, oggi mi fai un raccolto che sembri una scultura di Michelangelo, ma… con delle lucine LED dentro. Capito? Voglio essere l’albero di Natale della festa!”
Mara sospirò. “Signora Olga, noi siamo parrucchieri, non elettricisti. Ma vedremo cosa si può fare.”
Intanto, Marco stava affrontando la sua prima permanente su una cliente che sembrava l’incarnazione della pazienza di Giobbe.
“Marco, i bigodini vanno messi sopra la testa, non sugli zigomi!” urlò Mara.
La mattinata proseguiva tra casi disperati. Entrò una ragazza di vent’anni, Rebecca, con una foto di Hailey Bieber sul cellulare.
“Vorrei questo taglio, ma con più volume, meno scalato, più corto ma lungo, e il biondo… sai, un biondo che sembri naturale ma anche luminoso, però non troppo acceso. Hai capito?”.
Mara sorrise. “Rebecca, hai appena chiesto l’impossibile. Ma vediamo cosa si può fare.”
Alle 13:00, entrò la cliente più temuta: la “signora Maria”, settantenne, con appuntamento fisso ogni Vigilia, per la stessa identica piega che si faceva dal 1985.
“Mara, cara, fai come sempre, ma stavolta con un po’ più di volume. E attenzione, non usare troppa lacca che poi mi si incolla il cappello alla testa in chiesa!”
La giornata era un susseguirsi di richieste impossibili, domande assurde e clienti che all’ultimo secondo volevano stravolgere tutto.
“Ma se tagliassi solo le punte… ma mantenendo la lunghezza?” “Puoi farmi uno shatush che si veda, ma che sembri naturale?” “Avete il colore che mi sta bene, ma senza ammoniaca, senza ossigeno, e possibilmente senza colore?”
Arrivata sera, Mara e Marco si guardarono con le occhiaie di due panda sotto caffeina.
“Marco, domani è Natale e sai cosa significa?”
Marco annuì, tremando leggermente: “Clienti che chiedono un ‘ritocchino veloce’ prima del pranzo di famiglia.”
Fine della prima puntata.