Parrucchieri o Commercianti? La Morte dell’Arte nei Saloni Italiani

Di Max Randi – Direttore de Il Magazine del Parrucchiere
“Un tempo il salone era un tempio. Oggi è un punto vendita. E voi vi siete accontentati di diventare commessi col phon in mano.”
Non voglio farvi sconti, né coccolarvi come fanno i soliti formatori motivazionali da quattro soldi che riempiono i vostri feed con frasi tipo “Tu sei il brand” o “Sii la migliore versione di te stesso”. No. Io sono qui per dirvi la verità, quella scomoda, che nessuno ha più il coraggio di pronunciare.
La verità è che l’arte del parrucchiere sta morendo. Uccisa non dal tempo, non dalla crisi, ma da voi stessi.
Avete barattato la tecnica con i like
Una volta un bravo parrucchiere si riconosceva dal taglio, dalla precisione, dalla cultura del mestiere. Oggi si riconosce dal numero di follower, da quante volte ha detto “esperienza immersiva” in un reel e da quante storie ha fatto in salone.
Vi siete innamorati del personaggio e avete dimenticato il professionista.
Vi siete piegati al dio algoritmo e avete rinunciato al talento.
Siete diventati venditori di shampoo e pacchetti preconfezionati
Parlate tutti di “consulenza”, “valore percepito”, “esperienza”. Ma poi vendete pacchetti da 199 euro con taglio, piega, colore, trattamento, coccola e messaggino motivazionale incluso.
A che prezzo? Al prezzo della vostra dignità.
Perché va bene vendere. Anzi, è giusto. Ma solo se sai tagliare, solo se sai colorare, solo se sai creare.
Sennò sei un commesso. Punto.
La colpa? Anche dei formatori-fuffa
E ora parliamoci chiaro: molti formatori vi stanno prendendo in giro. Vi vendono corsi da mille euro che vi insegnano a parlare, a vendere, a convincere… ma non vi insegnano a lavorare.
Vi fanno credere che basti una frase a effetto per diventare parrucchieri di successo.
Ma la verità è che senza una base tecnica solida, potete anche urlare ai quattro venti quanto siete unici… ma resterete mediocri.
La tecnica non è un optional. È l’unica salvezza.
Se domani Instagram chiudesse, quanti di voi avrebbero ancora clienti? Quanti saprebbero cavarsela con solo una spazzola e una forbice?
Ve lo dico io: pochi. Pochissimi.
Perché avete abbandonato la formazione vera. Quella fatta di fatica, calli sulle mani, ore passate a rifare e rifare.
La mia provocazione
Volete davvero fare i parrucchieri o volete solo sembrare tali?
Siete ancora artisti o vi siete arresi al sistema del copia-incolla da Pinterest?
Preferite fare arte o pacchetti?
La risposta ve la daranno i vostri clienti. O meglio: il fatto che non tornano più.
Perché la gente non è scema. La gente capisce chi lavora con passione e chi con le stories.
E alla lunga, chi sa fare rimane. Gli altri… svaniscono come un filtro Instagram.
CONCLUSIONE
“Questo non è un articolo per piacere. È un articolo per svegliare.”
Parrucchiere, guarda le tue mani: sono mani d’artista o di venditore?
Io, da Direttore del Magazine, dico basta.
Noi vogliamo parlare a chi ha ancora il coraggio di sporcarsi le mani, di studiare, di crescere.
E voi? Da che parte state?
Scrivetelo nei commenti. Litighiamo pure. Ma parliamone. Perché il silenzio sta uccidendo il mestiere.
🗣️ Max Randi – Direttore del Magazine
“Leggete bene e commentate senza filtri. Io voglio sapere da voi: siete ancora parrucchieri o ormai fate solo marketing?
Avete il coraggio di dire la verità o continuerete a raccontarvi che va tutto bene mentre il settore affonda?
Io ho detto la mia. Ora tocca a voi.
👇 Scrivetelo qui sotto. Litigate. Criticate. Dite la vostra.
Ma parliamo di ciò che conta, finalmente.”