Intervista a Paolo Dolcetti: Il “Ficcanaso” del Mondo dei Parrucchieri
Redazione: Ciao Paolo, benvenuto su “Il Magazine del Parrucchiere”. Sei conosciuto come il “Ficcanaso” del settore, una figura che ha portato una ventata di novità e trasparenza in un mondo spesso avvolto dal marketing. Raccontaci come è nato questo tuo ruolo e cosa ti ha spinto a intraprendere questa strada.
Paolo Dolcetti: Grazie per l’invito! Tutto è iniziato per caso. Ho sempre avuto una passione per la chimica, che ho approfondito sin da giovane quando ho frequentato un corso di chimica per parrucchieri. Da lì, ho capito quanto fosse importante conoscere a fondo i prodotti che usiamo ogni giorno sui nostri clienti. La mia rubrica “Il Ficcanaso” è nata dalla volontà di andare oltre le apparenze e capire veramente i prodotti cosmetici. Io non sono un chimico ma un appassionato di chimica, quindi la mia conoscenza è limitata ma abbastanza per capire una formulazione e soprattutto, mettendola in relazione con il marketing aziendale, capire quanto i messaggi che accompagnano i prodotti siano perlomeno fuorvianti, per non dire peggio.
Redazione: Come ti sei guadagnato la fiducia dei tuoi colleghi e delle aziende, considerando che sei noto per le tue critiche schiette?
Paolo Dolcetti: Non è stato facile, soprattutto all’inizio. Le aziende non sempre apprezzano le critiche, ma alla fine, quello che conta è l’onestà. Sono stati tanti i litigi, ma credo che la trasparenza e la competenza alla fine ripaghino. Molti colleghi parrucchieri mi contattano per avere consigli sui prodotti, e questo mi ha reso una figura di riferimento. Il mio obiettivo è sempre stato quello di fornire informazioni utili e accurate, e credo che chi lavora con passione e integrità venga sempre ascoltato.
Redazione: Parlaci della tua professione. Come riesci a bilanciare la gestione del salone con il tuo lavoro di tester e “ficcanaso”?
Paolo Dolcetti: Non è semplice, ma la passione per quello che faccio mi dà la forza per continuare. Il mio salone è il mio laboratorio, il luogo dove metto alla prova i prodotti e dove posso vedere immediatamente i risultati sul campo. Gestire un salone mi tiene ancorato alla realtà del lavoro quotidiano del parrucchiere, e questo è fondamentale per fare bene il mio lavoro di tester. Inoltre, è una continua fonte di ispirazione per la mia rubrica.
Redazione: Cosa pensi del futuro del settore? Pensi che il ruolo del parrucchiere cambierà?
Paolo Dolcetti: Assolutamente sì. Credo che il parrucchiere del futuro dovrà essere sempre più informato e consapevole. Non possiamo più permetterci di essere semplici esecutori; dobbiamo diventare veri e propri consulenti di bellezza, capaci di comprendere e spiegare ai clienti cosa stanno usando e perché. La chimica dei prodotti e la loro comunicazione saranno sempre più al centro del nostro lavoro. È un percorso che richiede impegno, ma sono convinto che sia l’unica strada per far crescere il nostro settore. Il vero protagonista del salone è il professionista in grado di creare ricette personalizzate con i prodotti che ha a sua disposizione non l’azienda che gliele fornisce.
Redazione: Per concludere, cosa puoi dire ai giovani parrucchieri che vogliono seguire le tue orme?
Paolo Dolcetti: Bisogna studiare da fonti indipendenti e non fidarsi della formazione delle aziende, troppo di parte. Informatevi, non smettete mai di fare domande e cercate conferme da varie fonti. La conoscenza è potere, e nel nostro settore è fondamentale per offrire il meglio ai clienti. Non abbiate paura di essere critici, ma siate sempre costruttivi. Il nostro lavoro non si limita al taglio o al colore: è un’arte che richiede passione, precisione e, soprattutto, consapevolezza. Ho coniato un aforisma che voglio condividere con voi: “La conoscenza genera consapevolezza e una persona consapevole può scegliere il meglio per se e per gli altri”.