Neon Pulse e Solar Ember: i due colori estremi che guideranno il 2026
a cura di Gugu, Beauty Advisor de Il Magazine del Parrucchiere
Il 2026 sarà un anno senza mezze misure.
Cresce il desiderio di identità forti, scelte nette, colori che non devono “piacere a tutti”, ma funzionare per chi li indossa.
E due tonalità – agli opposti ma complementari – stanno già emergendo come le più rappresentative del nuovo anno: Neon Pulse e Solar Ember.
Due colori estremi, due linguaggi diversi, un’unica direzione: trasformare il modo in cui leggiamo il colore.
Neon Pulse – la vibrazione che non si nasconde
Neon Pulse è un fucsia elettrico che porta con sé una dichiarazione precisa:
se lo scegli, vuoi essere visto.
È un colore digitale, urbano, quasi pulsante.
Non cerca compromessi: vive di luce propria, di energia immediata, di intensità.
Cosa rappresenta nel 2026:
- ribellione estetica;
- voglia di rompere schemi e formalità;
- identità forte e comunicazione diretta.

Come funziona in salone:
La sua forza non sta solo nel total look.
Anzi, spesso rende meglio in pannelli mirati, frange scolpite, blocchi di colore decisi.
Lavora magnificamente su tagli grafici, bob strutturati, linee nette.
È un colore che crea contenuti social da solo: basta accenderlo con la luce giusta.
Punto di attenzione:
richiede preparazione tecnica e manutenzione spiegata con chiarezza al cliente.

Solar Ember – la luce che nasce dal profondo
Solar Ember è l’opposto: un giallo caldo con una sfumatura verde interna, che ricorda pietre, bagliori naturali, profondità luminose.
Non è un biondo.
Non è un rame.
È una via di mezzo intelligente, moderna, che cambia con la luce e con il movimento.

Cosa rappresenta nel 2026:
- ricerca di autenticità;
- connessione con elementi naturali;
- spiritualità contemporanea.
Come funziona in salone:
È estremamente versatile.
Su basi dorate, ramate o castane chiare diventa una tonalità che illumina senza appesantire.
Perfetto per:
- balayage intelligenti,
- front section più calde,
- trasformazioni naturali ma non anonime.
Solar Ember vive bene sia come look completo sia come “accensione” luminosa.
Punto di attenzione:
va calibrato con precisione per evitare viraggi indesiderati verso toni troppo acidi.

Due estremi necessari per un anno che cambia
Neon Pulse e Solar Ember sembrano parlare a due mondi opposti.
In realtà rappresentano la stessa cosa:
la fine delle mezze scelte.
Nel 2026 il colore non sarà più solo estetica, ma identità.
- Neon Pulse → per chi vuole provocare, dichiarare, esporsi.
- Solar Ember → per chi cerca luce, profondità, presenza.
Uno guarda fuori.
L’altro guarda dentro.
E insieme definiscono i due poli che accompagneranno parrucchieri e clienti per tutto il prossimo anno.
Perché questi due colori sono già rilevanti nei saloni
1. Sono riconoscibili.
Impossibile confonderli con altro.
2. Aiutano la consulenza.
Fanno emergere la domanda giusta:
“Vuoi mostrarti o vuoi illuminarti?”
3. Sono materiali perfetti per contenuti digitali.
Neon Pulse conquista lo schermo.
Solar Ember conquista la luce.
4. Offrono ai saloni nuove narrazioni.
Non solo “che colore vuoi?”, ma “che messaggio ti rappresenta?”.
La mia conclusione
Neon Pulse e Solar Ember sono due strumenti estetici per leggere il presente.
Sono colori che non funzionano perché “vanno di moda”.
Funzionano perché incarnano due modi profondi e opposti di essere nel mondo.
E nel 2026, sarà questo a fare la differenza:
capire non solo che colore scegliere, ma perché.









