Odio Postare! La Rubrica di Web Marketing per Parrucchieri del nostro Marco “Freeshot” Frisciotti

Ebbene sì, possiamo dirlo: odio postare!
Lo so, lo so. Stai pensando: “Ma come, Marco? Non eri qui per spiegarci come postare? Sono confuso”. Hai ragione, facciamo subito chiarezza: la logica del “posto, quindi esisto” non funziona. Anzi, ha contribuito a intasare i feed con contenuti inutili e poco strategici.
Basta, smettiamola.
Se è vero che avere una presenza online è essenziale per un salone di acconciatura, è altrettanto vero che questa non si costruisce semplicemente aprendo un profilo Instagram e pubblicando video di capelli che si muovono a caso sotto una musica di tendenza.
L’universo digitale è un ecosistema complesso, dove ogni elemento interagisce e scambia informazioni in modo continuo. Non possiamo concentrarci su un solo aspetto (come i contenuti organici) senza considerare il ruolo che svolge all’interno dell’intero sistema di comunicazione digitale.

Il ruolo dei contenuti organici
Hai una pagina Instagram per il tuo salone, giusto? Magari stai pensando di aprire anche un account su TikTok, ma ti sembra ancora troppo “da ragazzini”. Poi però scopri che un solo video ha portato 30.000 persone a Roccaraso. Magia? No, potenza del giusto linguaggio e della strategia.
Social media per parrucchieri: non basta esserci, bisogna saper comunicare
Ogni piattaforma ha un proprio codice comunicativo e gli utenti fruiscono i contenuti in modo diverso.
Un errore comune dei saloni? Postare lo stesso video ovunque senza adattarlo alla piattaforma.
- Instagram premia contenuti visivi accattivanti con testi brevi e diretti.
- TikTok è basato su video dinamici e storytelling rapido, perfetto per mostrare trasformazioni di colore e prima/dopo.
- Facebook favorisce post più discorsivi e coinvolgenti, adatti a spiegare trattamenti o lanciare promozioni.
Capire come e dove pubblicare è fondamentale per ottimizzare la comunicazione del tuo salone e attirare nuovi clienti.
Meta cambia le regole: il nuovo ruolo dei contenuti organici
Fino a qualche tempo fa, il marketing digitale si basava sulla teoria dell’advertising:
- 75% del budget investito in prospecting (raggiungere nuovi potenziali clienti).
- 25% del budget destinato al retargeting (ricoinvolgere chi ci conosce già).

I contenuti organici fungevano da strumento di retargeting: una volta acquisito un follower, lo nutrivamo con contenuti quotidiani per rafforzare il legame.
Ma poi, nella seconda metà del 2024, Meta ha cambiato le carte in tavola.
Se guardi gli insight dei tuoi Reel dal 2024 in poi, scoprirai che il 90% delle visualizzazioni proviene da persone che NON fanno parte della tua community.
👉 Questo significa che i tuoi contenuti organici non sono più uno strumento di retargeting, ma di prospecting!
Il pubblico che guarda il tuo Reel non ti conosce. Devi creare contenuti che catturino subito l’attenzione di chi non sa nulla di te.
E se questo è vero, è chiaro che fare solo video di capelli che si muovono a caso con una bella musica in sottofondo non serve a niente. Se vuoi trasformare quei 3 secondi di visualizzazione in un cliente reale, devi far capire immediatamente chi sei, cosa fai e perché sei diverso dagli altri saloni.
Come ottimizzare i contenuti social per un salone di acconciatura?
Se i contenuti organici sono diventati uno strumento di prospecting, allora dobbiamo ripensare il modo in cui li creiamo.
- Come rendere un Reel efficace per chi non ci conosce?
- Quali strategie funzionano meglio per attirare nuovi clienti in salone?
- Come adattare il nostro linguaggio in base alla piattaforma?
Queste e tante altre domande troveranno risposta nella mia rubrica “Odio Postare”, dove analizzeremo insieme le migliori strategie di social media marketing per parrucchieri.
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Il Vostro Marco “Freeshot” Frisciotti